Certosa di San Giacomo

Riepilogo

  • Intervento
    Restauro della Certosa di San Giacomo, Lauro (AV)
  • Committente
    Privato
  • Luogo
    Lauro (AV), Italia
  • Anno
    2014
  • Servizi
    Studio di fattibilità

La fondazione di questo monastero si ebbe tra il 1197 ed il 1209, data della bolla di Papa Innocenzo III, nella quale, per la prima   volta, viene espressamente nominata la Chiesa di San Giacomo.

Il Complesso di San Giacomo, era destinato ad accogliere gli studenti ed i novizi e per questo disponeva di grandi sale e di un vasto refettorio. Una grande cantina, interrata sul lato settentrionale, un imponente torchio per il vino e la macina per le olive, testimoniano tuttora  dell’intimo legame che la vita monastica aveva con il lavoro dei campi circostanti ed è l’elemento di raccordo fra l’antica costruzione e quella definitiva settecentesca.
La Chiesa, attualmente esistente fu iniziata nei primi anni del 1700 e portata a compimento dal Priore Michele Del Re nel 1723,  decorata da numerosi dipinti soprattutto ad olio, di grande pregio, di recente restaurati e sistemati all’interno dei porticati del chiostro, in attesa di essere ricollocati nella loro posizione originaria.

L’attuale stile del complesso rispecchia quello tipico dell’architettura Verginiana del napoletano e della bassa Irpinia, la cui paternità va attribuita a Domenico Antonio Vaccaro, grande architetto . L’attuale struttura fu compiuta nel 1723, nel secolo precedente fu iniziata la costruzione della prima ala dell’edificio giunto fino ad oggi; un ulteriore rifacimento risale al 1757.
Il complesso di San Giacomo è posto al centro del Vallo di Lauro, caratterizzata da ricchezze ambientali e naturalistiche inusitate.

Il progetto prevede il riuso della tenuta da adibire a struttura ricettiva.


18° Assemblea Generale ICOMOS

Riepilogo

  • Intervento
    Progettazione allestimenti, promozione ed organizzazione eventi per la 18° Assemblea generale ICOMOS – International Council of Monuments and Sities
  • Committente
    ICOMOS – International Council of Monuments and Sites Italia
  • Luogo
    Firenze, Italia
  • Anno
    2014
  • Servizi
    Progettazione Allestimenti
    Promozione ed organizzazione dell’evento
    Progettazione ed erogazione di servizi pubblicitari e comunicazione

L’ICOMOS International Council on Monuments and Sites, è l’associazione mondiale di professionisti che attualmente annovera circa 11.000 esperti in tutto il mondo. L’ICOMOS si dedica alla conservazione e alla tutela dei monumenti, degli edifici e dei siti del patrimonio culturale ed è organo consultivo dell’UNESCO.
Il Simposio svoltosi a Firenze dal 9 al 14 Novembre 2014 ha trattato lo sviluppo di cinque Temi, Tourism,
Landscape, Sustainability and traditions, Local Empowerement e Conservation, dai quali si è partiti per l’elaborazione sia del logo dell’evento sia dei gadget e delle grafiche e dei contenuti delle pubblicazioni successive ad esso.
Gli Allestimenti interni ed esterni sono stati progettati in relazione agli eventi previsti dal programma nelle varie location:
• Fortezza Da Basso: “Welcome Reception” e “Gala dinner”
• N. partecipanti 1200.
• N.10 stands da dividere in lettere alfabetiche e per un numero non superiore a 100 badges ciascuno
• N.10 desk appoggio materiale in distribuzione (ml 16 compl.)
• N.1 infopoint
• Allestimenti CGE, Catering per 1200 persone.
• Disegno e realizzazione di sculture “Totem” pensate come simbolo delle tematiche trattate durante il Simposio.
• Centro Congressi


Naples America’s Cup Village

Riepilogo

  • Intervento
    Progettazione allestimenti, promozione ed organizzazione Naples America’s Cup World Series 2013
  • Committente
    CGE S.r.l per il Comune di Napoli
  • Luogo
    Napoli, Italia
  • Anno
    2013
  • Servizi
    Progettazione Allestimenti
    Promozione ed organizzazione dell’evento
    Progettazione ed erogazione di servizi pubblicitari e comunicazione

Il Villaggio è il cuore pulsante della manifestazione: una passeggiata lunga circa 500 m, da Piazza Vittoria fino a ridosso della Rotonda Diaz, il cui disegno è stato dettato anche dalla necessità di allargare la corsia d’emergenza per garantire il transito dei mezzi pubblici.

La passeggiata iniziava con gli stand riservati alle istituzioni ed una piccola sala registrazioni. Si procedeva poi con la sistemazione degli stand legati al turismo e alla cultura (Università degli studi Parthenope). Alla fine del percorso è sistemata l’area food.

Il villaggio possedeva anche una dependance esterna, dedicata alle eccellenze dello sport campano.

In Viale Dohrn è stato collocato il Campus della Salute, che metteva a disposizione una serie di strutture specialistiche per il campo della prevenzione di numerose malattie.

L’Area Tecnica era un lungo tratto del Lungomare Caracciolo che va dal bivio con Viale Dohrn fino a Piazza della Repubblica; da qui è stato possibile assistere alle attività che si svolgevano all’interno della zona riservata agli equipaggi. All’centro dell’Area era posizionata la gru per le varie fasi di movimentazione dei catamarani, con un braccio lungo 63 m ed un altezza di circa 45 m.


Autostrada tra Caza of Tyr e Al Masnaa, Libano

Riepilogo

  • Intervento
    Autostrada di collegamento tra Caza of Tyr e Al Masnaa attraverso il confine meridionale Sirian Border Point e la regione di Al Bekaa, Al Gharbi e Rashaya
  • Committente
    Governo Libanese tramite Council for Development an Reconstruction (C.D.R.)
  • Luogo
    Beirut, Libano
  • Anno
    2004
  • Servizi
    Studio di fattibilità tecnico economica

La Highway si sviluppa nel territorio meridionale dal Libano, fino alla frontiera con la Syria nelle regioni libanesi meridionali. Un ulteriore tratto di highway si sviluppa lungo la Valle della Bekaa fino ad incrociarsi con la superstrada panarabian Damasco -Beirut.
I progettisti ETEC e PTI S.p.A. propongono con il presente studio la realizzazione di un tracciato attuale per quel che riguarda la costruzione del minor numero di gallerie e viadotti nello sviluppo dell’intero tracciato che ha una lunghezza di circa 119 km.
La zona di progetto è una striscia stretta di terra che si trova parzialmente all’interno del bordo del sud moderno del Libano (Casa acido) e parzialmente all’interno della zona del sud della valle di Bekaa.
Le informazioni obiettive relative alla storia ed alla cultura della zona di progetto sono sempre state ridotte, questo a causa delle ricerche archeologiche in gran parte limitate alle principali città Fenice lungo il litorale libanese come Tyr, Sidon, Byblos, Berytus, Ullaza e Aradus.

Il test di verifica previsto per dimensionamento della sezione della strada si riferisce ai risultati di analisi di intensità di traffico (vedere il rapporto e la documentazione specifici) che sono stati effettuati basandosi sulle indagini bibliografiche e dirette (dati rilevati) della situazione attuale che esiste nei territori analizzati, sulle previsioni di aumento degli stessi flussi, in un tempo d’azione presupposto per 15/20 anni, così come sulla considerazione che la nuova autostrada è un’alternativa fondamentale per chi deve raggiungere la zona del Medio Oriente del paese ed il confine siriano dalle zone del sud e viceversa.
Nel novembre 2006 la missione italiana promossa dal Ministro per gli affari esteri – italiano ed organizzata dalla Camera di Commercio Italo Araba offre l’opportunità per continuare la progettazione tecnico – economica dell’importante highway che può migliorare gli aspetti della sicurezza e in genere della vivibilità dei territori. Inoltre la P.T.I. resta a disposizione a fornire ogni contributo progettuale anche per ulteriori opere che si rendessero necessarie per il piano di ricostruzione del Libano dopo gli ultimi danni causati dal conflitto.


Parco Italia

Riepilogo

  • Intervento
    Realizzazione per la Fundacion Italia – Progettazione del Parco Italia
  • Committente
    Ambasciata d’Italia a Buenos Aires;  Consolato Generale d’Italia – Rosario
    Municipio di Rosario
  • Luogo
    Rosario, Argentina
  • Anno
    2001
  • Servizi
    Progettazione Preliminare
    Studio di fattibilità

Il governo Italiano ha accettato la proposta del Municipio di Rosario relativa alla concessione di un terreno demaniale
della superficie di circa 25.000 mq. finalizzato alla realizzazione di un “Parco Italia”.

La folta collettività italiana ha espresso più volte la volontà che si realizzi una “Casa d’ Italia” capace di ospitare un centro culturale,una biblioteca, una sala proiezioni,una sala proiezioni, una libreria multimediale, un ristorante italiano di altà qualità, due sedi rispettivamente destinate,l’una al COMITES, l’altra al COASCIT, più altre sedi per associazioni italiane.

Il progetto del Parco Italia nasce dunque dalla volontà del Municipio di Rosario e particolarmente dalla intensa partecipazione del Sindaco Hermes Binner che ha attentamente seguito il progetto dopo la decisione del Maggio ’99 recandosi anche in Italia in visita ufficiale ed inserendo nell’ambito della propria visita un incontro a Napoli con la società di progettazione P.T.I. Progetti Territoriali Integrati SpA ed il suo progettista Ing. Arch. Maurizio Di Stefano che ha consentito nel dicembre del ’99 di disporre della prima bozza dell’ante progetto del Parco Italia.

Il progetto ha inteso salvaguardare la prevalenza di area a verde rispetto all’area edificabile.

Questo è  “una delle invarianti progettuali” recepito dai progettisti come occasione per conferire una piena “italianità” alla sistemazione dell’area ricorrendo all’antica tradizione progettuale dei giardini all’italiana proponendo tre episodi di sistemazione a labirinto ed il resto secondo la vegetazione locale adeguata e lavorata alla cultura mediterranea, la sistemazione esterna è stata integrata con quattro episodi di socializzazione costituiti uno dall’auditorium all’aperto capace di ospitare circa 200 persone, le cui gradinate permettono la visuale al fiume; il secondo è rappresentato dalla fontana a ricircolo in caduta libera dalla quota + 40 alla quota 38 in due vasche la cui acqua può essere recuperata sia ai fini dell’irrigazione sia ai fini della alimentazione dei sistemi di condizionamento d’aria conservando all’acqua la natura di elemento paesaggistico. Essendo un parco in terrapieno si è ritenuto di risolvere generosamente la connessione pedonale tra la parte bassa e quella alta, sia per mezzo di scale sia per mezzo di rampe pedonali, sia per mezzo di riutilizzo della linea ferrata esistente ENABIEF; il terzo è rappresentato dall’ampio complesso sportivo staccato dall’area principale in quanto interrotto dalla strada ferrata. Particolare attenzione è stata data all’impianto sportivo aperto al pubblico dove sono stati collegati due campi da tennis e due da basket con la possibilità di collocare due campi di bocce e, alternativamente, di sostituire uno dei due campi di basket con uno da calcetto. Tutti gli impianti sono abilitati per il gioco notturno.

Infine completano le infrastrutture del parco un ampio parcheggio interrato con accesso dalla Via XXVII Febbraio e dalla sottostante arteria stradale sviluppantesi interamente entro terra per tre livelli per circa  450 veicoli.